Allevare il Diamante Mandarino, raccolta di esperienze personali

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    Un Solo Colore L'Arancione!!!

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    ALLEVARE ALL'ESTERNO

    Salve, questa discussione nasce per farvi conoscere un po' il mondo di chi come me alleva all'esterno tutto l'anno, vorrei che anche chi legge posti la sua esperienza di allevamento, piccola o grande che sia, fatta all’interno o fuori all’aria aperta.
    Partiamo sicuramente da una scelta precisa,dove di solito gli ambienti vengono scelti in base alle proprie disponibilità di locali, da chi utilizza il garage o la casa della nonna, fino alla cucina di casa , e da chi come me ha scelto forse al via piu' rischiosa ed emozionante, l'allevamento all'esterno tutto l'anno.
    Premetto che io abito in una zona fantastica, a due km dal mare, dove il mare mitiga gli effetti del rigore invernale, dove l'umidità la fa' da padrone visto che il mio paese e' costruito tra due fiumi, e dove il sole non manca quasi mai durante l'anno, tutti questi elementi mi hanno fatto propendere per la mia decisione finale.
    Sono partito nel 2008 allevando canarini, messi dentro alcune gabbie in legno d'abete e rete a maglia stretta, le gabbie erano artigianali ma fatte bene, erano molto calde d'inverno, allevai i canarini per circa un'anno ma a poco a poco capii che i diamantini erano i volatili che facevano per me, rumorosi, saltellanti, curiosi, e potrei continuare all'infinito... ….fino ad arrivare a oggi, dove ho ubicato il mio locale allevamento o se cosi' si puo' chiamare, ricavato sotto una veranda al piano terra, riparato da due muri laterali, questi sono pieni di gabbie e voliere , risulta scoperto solo sulla parte che da’ verso sud.
    La posizione del locale e’ a mio modesto parere una delle migliori possibili, risulta illuminata d’inverno dal sole che cosi’ scalda i piccoli diamantini, mentre d’estate e ombreggiata dal solaio del piano sovrastante, anche grazie a queste caratteristiche riesco a evitare grosse escursioni termiche e correnti d’aria che sarebbero deleterie per la salute, oltre a ciò ogni inverno provvedo ad utilizzare pannelli rigidi trasparenti in plexiglass, questo accorgimento unito a dei vecchi tappeti posti sulla sommità delle gabbie isola molto bene le piccole gabbie e le voliere che diversamente sarebbero delle vere e proprie celle frigo aperte.
    Altro accorgimento che utilizzo e che ritengo molto importante e’ quello di utilizzare il bagnetto giornalmente durante tutto il periodo estivo, anzi se posso lo metto a disposizione durante tutto il giorno, questo perché alle volte il caldo afoso richiede ai diamantini di bagnarsi piu’ volte, altra funzione importante e’ mettere il bagnetto durante la cova, che aiuta in caso di clima molto secco, alla schiusa , questo affinchè i gusci delle uova si ammorbidiscano un poco e siano meno duri per i piccoli pulletti.
    Una problematica che si presenta allevando fuori e’ quella di posizionare al meglio i nidi, che a prima vista sembrerebbe una semplice formalità, ma che in realtà incide in maniera importante sulle deposizioni delle coppie, un nido mal posizionato non viene considerato, quindi per evitare questo problema ogni nido viene posizionato cercando di orientare l’entrata verso la luce solare, inoltre ho notato che i nidi posizionati verso est o verso ovest hanno piu’ difficoltà ad essere occupati rispetto a nidi rivolti verso sud, questo lo riscontrato in quest’ultimo anno utilizzando i nidi a cassetta, mentre i nidi per canarini che utilizzo sempre meno, gli uso per le coppie piu’ difficili da accontentare.
    La pulizia dell’ambiente dove si alleva e’importantissima e alla base tutto, menzionando il proverbiale spreco di sementi dei diamanti mandarino, ogni due giorni provvedo a ripulire tutto il pavimento e ad eliminare eventuali problematiche di natura esterna come il fogliame delle piante del giardino, per la pulizia delle gabbie invece utilizzo prodotti a base di ammoniaca che disinfettano le parti metalliche incrostate di feci e sementi rancide.
    I nidi e le mangiatoie cosi’ come i beverini e le altre attrezzature che utilizzo vengono disinfettate mettendole a mollo nel solito prodotto a base di ammoniaca per circa due giorni, successivamente sciacquo il tutto e lascio ad asciugare per un paio di giorni al sole.
    Ma veniamo alle note dolenti, difendere le gabbie dall’assalto di ratti , gatti e cani….
    Per difendere l’allevamento dagli attacchi di questi animali tutte le gabbie sono provviste di rinforzi in ferro e pannelli laterali per evitare che le zampe di gatti e cani possano oltrepassare le sbarre e catturare all’interno i volatili, per i ratti di solito utilizzo rete metallica da 10 o 4 mm, e anche se non sempre riesco ad evitare perdite, diciamo che sono un ottima difesa contro questi predatori.
    A detta di molti allevare all’esterno favorisce la riproduzione delle coppie, che all’aperto sono meno condizionate rispetto a quelle allevate in ambienti chiusi e illuminati da luci artificiali, a mio parere le due soluzioni si equivalgono, infatti se da un lato chi alleva fuori puo’ contare su un’ambiente a luce naturale, deve pero’ fare i conti con le condizioni del tempo, che alle volte condiziona in maniera pesante la riuscita di deposizioni e cove, il freddo e il troppo caldo influiscono negativamente diminuendo la percentuale di successo teorica di schiuse, chi invece alleva all’interno puo’ contare su una temperatura controllabile o comunque piu’ costante rispetto all’esterno, a tutto vantaggio della salute e sul successo delle nascite, ma dobbiamo anche dire che allevare all’interno ha i suoi fattori a sfavore, come l’areazione non ottimale, la pulizia che dev’essere puntualissima e rigorosa, ambiente artificiale meno gradito ai diamantini, cosi’ come i costi per luci e attrezzature similari.
    Avendo analizzato vari aspetti del mio modo di allevare, concludo che il modo migliore di far star bene questa specie e’ quella di riprodurre il piu’ possibile un’ambiente dove vengano disturbati il meno possibile, abbiano contatto con l’aria aperta e che vi sia abbondanza di cibo, noi dobbiamo pensare a pulire e rendere confortevole la loro casa e loro ci regaleranno tantissime soddisfazioni.

    Michele


    Edited by Maikol80 - 24/11/2013, 23:53
     
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    Campione di razza

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    Nel mio caso il posizionamento del locale allevamento è legato alle esigenze di un appartamento.
    Non avendo disponibile un garage e non potendo/volendo tenere le gabbie all'interno le ho posizionate in un terrazzino molto ben protetto. Per capire la tipologia basti dire che molti nel palazzo hanno semplicemente montando una finestra in anodizzato ricavando un nuovo vano. Nel mio terrazzino ho trovato montata una zanzariera che ho lasciato e che assicura un eccellente grado di sicurezza del locale per due aspetti:
    1) più volte mi sono sfuggiti dalle mani dei volatili, ma se le zanzare non possono entrare i DM non possono uscire.
    2) la fitta maglia della zanzariera rende meno visibili agli occhi di predatori alati (gazze, cornacchie, civette) le gabbie ed i loro abitanti
    Il lato aperto di questo terrazzino è verso Nord Est. A tutta prima non sembrerebbe un gran che ma di fatto invece è ben riparato dal vento che soffia spesso ma dal mare quindi da Sud Est.
    Inoltre il clima di Latina non vede temperature molto rigide e in più la vicinanza del mare (pochi km in linea d'aria) aiuta.
    In ogni caso, come ulteriore protezione dal freddo ho montato delle coperture di nylon semitrasparente sulle gabbie. Come descriverò più avanti queste protezioni hanno anche un ulteriore scopo.
    Il grosso inconveniente è che i miei DM non vedono mai la luce del sole e che nel periodo invernale il livello di illuminazione naturale del locale allevamento è piuttosto basso.
    A tal proposito ho installato un sistema rudimentale ma efficace di illuminazione che anticipa l'alba e ritarda l'arrivo del buio dopo il tramonto.
    Per chi alleva all'esterno o al semiesterno come nel mio caso è da porre particolare attenzione agli abbeveratoi. La temperatura può scendere sotto zero e ghiacciare l'acqua all'interno dei sifoni durante la notte. Se la temperatura resta molto rigida si ritrova il blocco di ghiaccio. A me invece è capitato che la temperatura tornasse sopra lo zero e che l'acqua ridiventasse liquida. Però la formazione del ghiaccio aveva spostato il sifone dal serbatoio per cui ho ritrovato gli abbeveratoi vuoti e la pozzetta d'acqua al di sotto. Visto che l'abbeveratoio era sano questa è l'unica spiegazione che mi sono dato visto che è successo solo in inverno (questo esclude un mio errore, sbaglierei anche in estate)
    Nel terrazzino oltre alle gabbie sono posizionati alcuni armadi di plastica ed inoltre è lo spazio dove svolgo il minimo di attività di fai da te che mi capita di dover fare. Ad evitare che i DM si spaventino per i movimenti e le faccende che non li riguardano ci pensano le protezioni di nylon che sono semitrasparenti e che quindi assicurano il passaggio della luce ma assicurano la privacy delle gabbie. Per altro, insieme alla zanzariera rendono di fatto invisibili i miei DM ad eventuali predatori alati attirati dal loro canto.

    La pulizia del locale è un'attività giornaliera ovviamente, è un ambiente domestico. All'inizio e alla fine della stagione riproduttiva per le grandi pulizie sposto gli armadietti su cui sono poggiate le gabbie.
    A tal proposito dopo aver provato diversi prodotti per il fondo delle gabbie (io non uso la griglia di fondo quindi i miei DM "razzolano"), per allevamento in locali ad uso "promiscuo" (umani + DM) sconsiglio assolutamente la segatura, il tutolo, sabbia troppo fine. I DM la spargono ovunque e sono difficili da ripulire. La sabbia ricavata da gusci di molluschi è quella più facilmente pulibile. La lettiera per gatti è la peggiore di tutte le scelte. La polvere ricopre tutto ed è difficilmente pulibile specie con panni umidi!
    Normalmente la pulizia delle mangiatoie è quotidiana mentre il reintegro del misto di semi è settimanale come la pulizia dei fondi. Avendo fornito quest'anno del pastone con gammarus per l'allevamento dei pulli per evitare cattivi odori raddoppiato la frequenza della pulizia del fondo della gabbia con pulli. Inoltre, sempre per evitare cattivi odori in un ambiente che è domestico è necessario cambiare i nidi in cui sono i pulli.
     
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  3. Mauro1974
     
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    "ALLEVAMENTO INTERNO"

    Ciao,
    riporto una breve descrizione del mio allevamento, in questo caso interno, unita a qualche informazione relativa ai metodi con cui lo gestisco.

    Casa mia si sviluppa su due piani.
    Il primo piano è l’appartamento in cui viviamo mentre l’allevamento è situato al piano terra, un locale di 90 mq di cui circa 15 mq sono dedicati ai dm.
    Il lato sud-ovest è occupato da ben 4 finestre che assicurano una buona illuminazione naturale e d’estate anche una buona aerazione. Le finestre sono protette da zanzariere che fungono anche da antifuga.
    L’area destinata ai dm è divisa dal resto da un telo in plastica opaca semitrasparente montato su un telaio in legno, questo per garantire loro una giusta privacy visto che in questa zona si svolgono anche altre attività, come fai da te e lavoretti legati al giardinaggio ecc. ecc.

    Le coppie in riproduzione sono alloggiate in gabbioni da 120x40x40 divise a metà da un divisorio opaco. Gli stessi gabbioni privati del divisorio servono anche ad alloggiare maschi e femmine, adulti e novelli, divisi per mutazione nel periodo di riposo (max 10 soggetti per gabbione, generalmente 8). Inoltre dispongo di una serie di gabbie da 45 in cui inizio ad isolare i novelli piu’ interessanti in fase di selezione.

    La pulizia delle gabbie avviene con cadenza settimanale, per le gabbie con griglia sul fondo. Per i fondi delle gabbie utilizzo fogli di giornale. Quando i novelli stanno per involarsi tolgo le griglie per evitare incidenti e in questo caso la pulizia dei fondi avviene almeno a giorni alterni. Senza griglia per il fondo utilizzo carta assorbente.

    L’alimentazione base da me fornita consiste in un misto per esotici del commercio addizionato con scagliola anche fino al 20% e da un pastone secco formato da un mix di pastoni di 2 diverse marche. A questo si aggiungono verdure e sementi prative di stagione.
    Durante l’allevamento integro il pastone secco con lievito di birra, spirulina, mix di farine varie e un integratore in polvere del commercio il tutto inumidito da cous cous rinvenuto in acqua. Osso di seppia sempre a disposizione.

    D’inverno le temperature minime non scendono sotto i 12-13° nelle notti piu’ fredde grazie al fatto che sul soffitto corrono le tubazioni di riscaldamento dell’appartamento. Questo fatto unito ad un impianto alba tramonto agevola la riproduzione invernale.
    La mia stagione riproduttiva inizia con la formazione delle coppie a fine settembre-primi di ottobre e termina a marzo/aprile, con non piu’ di 3 covate per coppia. L’ impianto alba tramonto in questo periodo garantisce 14/15 ore di luce al giorno.
     
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    Grazie a Giancarlo ed a Mauro per averci fatto conoscere il loro modo di allevare, siete tutti invitati a descrivere le vostre esperienze d'allevamento.
     
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  5. Meo90
     
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    ALLEVAMENTO SEMI-INTERNO

    Innanzitutto vi spiego cosa significa cosa significa allevamento semi-interno.
    Allevo in una stanza nel terazzo chiusa da muri su 3 lati e da ampie finestre sul quarto lato.Tetto in termo copertura.Anche se i miei Dm sono alloggiati all interno e non risentono delle correnti d aria vivono ad una temperatura che è poco differente da quella esterna.
    Per questo nel periodo estivo(maggio-settembre ma a volte anche ottobre) apro le finestre e installo 2 zanzariere e fornisco bagnetto ogni giorno per tutto il giorno.Qui il caldo è davvero insopportabile.
    L alimentazione è il piu semplice possibile,visto che tutti sono in riposo o in muta; abbondante misto e pastoncino massimo 2 volte la settimana.Ovviamente osso di seppia e in caso di necessità vitamine per la muta.
    Nel periodo invernale(ottobre_maggio)chiudo tutte le finestre per evitare correnti d aria e integro il misto con la perilla bianca, il pastone che utilizzo anche per le coppie in cova è integrato con gamberetti e carrubbe.
    Il periodo di cova ha inizio alla fine di Agosto con i cicli di vitamina E (carrubbe)e l aumento del tenore proteico. Suddivido questo periodo in 2 sottoperiodi.
    Il primo periodo dura 2-3 mesi (settembre-novembre)dove le coppie piu affiatate ed esperte riescono a portare a termine anche 2 covate mentre le meno esperte si fermano a 1 sola.
    Il secondo periodo parte a fine febbraio fino a maggio, dove le coppie piu affiatate vanno incontro all ultima covata mentre quelle piu inesperte proveranno a farne 2.
    Sono costretto a fermarmi nel periodo dove le giornate si accorciano non avendo un impianto di alba-tramoto.

    Curo molto l aspetto alimentazione sopratutto nel periodo riproduttivo.Alimento immancabile e il cous cous che integro con moltissimi alimenti di origine naturale.
    Semi prativi e erbe prative imancabili.Nel periodo delle spighe verdi praticamente utilizzo solo quelle e non spighe secche.

    La pulizia degli accessori viene effettuata spesso, mentre procedo con la pulizia giornaliera pulisco poco per volta tutti gli accessori.Pulizia delle gabbie e fondi settimanalmente. Pulizia del locale mensilmente.

    Alloggio sopratutto i miei dm in una batteria composta da 8 gabbie da 45.Avendo solo dm di taglia ancestrale lo spazio è sufficente.Mentre i pochi olandesi sono alloggiati in gabbie da 55.
    I novelli vengono alloggiati in un gabbione autocostruito di 150 cm. Mentre gli adulti a riposo in una voliera autocostrita da 100x50x60 divisi per sesso.
    Altri esotici(gould e codalunga)in voliera divisa in 2.
    Possiedo anche cocorite e roseicollis che alloggio in gabbie da 60.
     
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    Grazie Meo per la tua testimonianza!!!! aspettiamo anche i vari Stefano, Sabina, Mario, Domenico e tutti gli altri!!!!!
     
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  7. StefanoGiannetti
     
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    Eccomi, mi sono affacciato al mondo ornitologico da poco tempo, nel 2006, mi sono iscritto alla FOI l’anno dopo. Sono stato sempre amante dei piccoli esotici, e quando le importazioni erano ancora aperte era un piacere avere nella gabbietta sul balcone una coppia di amici variopinti! Con il lavoro che non mi portava più via di casa per mesi, ho approfondito le conoscenze sugli esotici, ed in particolare sul mandarini, ed ho scoperto man mano tutto il mondo che ne è dietro. Attualmente il mio allevamento è composto da una voliera, che ho costruito qualche anno fa, misure tre metri per tre metri, rete zincata da 1x1 con rete antitopo da 0,4 in sovrapposizione, il tetto è composto da pannelli coibentati; esternamente la parte superiore della voliera è rivestita con dei fogli di vetroresina fissi, la parte inferiore con del telo trasparente che si può alzare ed abbassare a seconda del tempo meteorologico, in estate restano sempre alzate. Internamente la voliera è divisa in due ambienti, una metà è divisa a sua volta in 4 voliere che ospitano i soggetti a riposo ed i novelli, l’altra metà della voliera ospita le batterie da riproduzione, circa una cinquantina, maggiormente gabbie da 58cm con un paio di castelli da 45cm ed uno da 40 cm per i passeri. Nelle voliere fornisco acqua corrente costante, tramite un sistema di tubicini da 3/8 in rame che alimentano dei recipienti in plastica che a loro volta scaricano tutte in un sifone al centro della voliera. Il pavimento è in cemento che provvedo a pulire settimanalmente, nelle voliere una volta al mese. Le gabbie da riproduzione, tutte prese di seconda mano sono sistemate una al fianco dell’altra, con un separatore opaco per evitare che le coppie vicine di gabbia si disturbino durante la riproduzione. Uso accessori per l’alimentazione di grandi dimensione, perché non essendo molto presente in allevamento con grandi capienze posso sopperire alla mi mancanza. Mangiatoie da 250gr della 2-gr modello Commodore da sempre, beverini da 200cc quelli bassi a becco stretto per non allargare le sbarre delle gabbie che altrimenti con il tempo si spezzerebbero, mangiatoie modello “Napoli” per il pastone secco, bicchierini fondi per il pastone morbio e cous cous, beverino piccolo per Sali minerali, osso di seppia sempre presente. Uso come fondo il truciolo di faggio, ma comunque lascio la griglia sul fondo. Come alimentazione fornisco un misto per esotici con aggiunta di misto per canarini, ultimamente sto usando un misto per esotici con un’ottima percentuale di scagliola, evito così di mischiare con quella per canarini, questa nuova miscela non contiene semi neri, e devo dire che è molto apprezzata. Pastone secco uso ormai da anni un mix di due tipi, il Cedè ed il San Michele (Elite o Extra Dry) con tutte le aggiunte ed integrazioni che negli anni ho sperimentato e consolidato!
    La stagione riproduttiva la faccio iniziare ad ottobre e la concludo a giugno, evitando i mesi caldi, e spostando tutti i soggetti, novelli e riproduttori nelle voliere grandi! La voliera è illuminata artificialmente con delle plafoniere a neon da 36watt cadauna e delle lampade a neon addizionali nella zone riproduttiva per portare luminosità anche nella zona bassa delle gabbie. Uso un semplice timer per accensione e spegnimento, usando durante la notte un led blu come luce notturna, ore di luce 15/16 nel periodo riproduttivo, naturale in quello di riposo.
    Alimentazione varia e abbondante, con particolare attenzione alle spighe ed erbe spontanee che sicuramente danno il loro contributo in apporto proteico, vitaminico e di Sali minerali. Spighe di panico secco sempre presenti, ottimo anti-stress e fondamentale per aiutare i piccoli ad invogliarli ad alimentarsi da soli, con i piccoli involati, inoltre metto a disposizione una vaschetta sul fondo sempre per facilitare i piccoli, ho notato che a quelle coppie dove non fornivo la vaschetta o la spiga uno svezzamento più lungo. Separo comunque i novelli dai genitori ad un mese e mezzo di vita.
    Avevo intenzione di trasferire l’allevamento in un locale al chiuso, ma da esperienza delle passate stagioni ho preferito lasciare tutto in voliera anzi il progetto è quello di ampliarla. Allevando Diamanti mandarino e Passeri del Giappone, uccelli che sono abbastanza rustici e ben sopportano le temperature rigide dell’inverno, ho notato che un ambiente più simile a quello esterno, con un umidità naturale, più simile possibile all’esterno rende gli animali, più robusti più naturalmente predisposti ad allevare, e nonostante qualche perdita soprattutto dovuto allo svezzamento dei piccoli da gabbie a voliere, i novelli crescono sani, robusti e sempre in piuma!|

    Naturalmente riassumere in uno scritto l'esperienza di allevamento è molto riduttivo, ci sono tante sfaccettature che ampliano e gratificano nel tempo l'allevare, trovare nuove esigenze, nuovi trucchi, nuove soddisfazioni!

    ;)
     
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    Vorrei invitare anche altri piccoli e grandi Allevatori a raccontare la propria esperienza "totale" nel mondo dei diamantini....
     
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  9. Mia esperinza
     
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    ciao a tutti. Io allevo all'esterno in una voliera esagonale di diametro circa 1,20. Nella voliera tengo circa 12 dm, principalmente a base isa bruno petto arancio petto nero e portatori ovviamente. Il numero varia dicevo da minimo 12 a circa massimo 20, quando ho i novelli che ogni 5-6 mesi do via il più delle volte a negozi. Ho in una gabbia a parte un bel maschio fn/pa/pn che mi piacerebbe far riprodurre ma finora è stato un caprone di genitore con zero soddisfazioni, vediamo in futuro.
    Non anello. I dm sono taglia olandese chi più o meno grande.Alcune considerazioni:
    - inizialmente volevo ottenere il plurimutato rosso isa fn pa pn. Credo che ora sono arrivato al mio limite tecnico, cioè qualche mutato petto arancio (se va bene) più portatori di 2-3 mutazioni (tra isa pn e pa). Per ora i tripli mutati che ho isa-pa-pn sono stati tutti acquistati.Il tentativo di aggiungere anche il fn non è mai andato a buon termine ottenendo soggetti deboli che non hanno superato la prima muta. Quindi credo proprio che con le mutazioni"spinte" mi feremerò qui, salvo qualche ulteriore tentativo sporadico. I dm con troppe mutazioni mi vengono troppo deboli, soprattutto col tipo di alimentazione che seguo, cioè non troppo spinto.
    - alimentazione: misto, grit, seppia, pastone wimo, cicoria o spinaci ogni 4-5 giorni, più tarassaco o centocchi ma solo quando li trovo in grandi quantità e vicino casa, senza andare a cercare ( 5-6 volte l'anno). L'alimentazione non è molto spinta quindi, però finora (faccio corna) i decessi sono sempre stati molto limitati. In 4 anni mi saranno morti 3-4 esemplari adulti. Da tenere in conto che si sono fatti anche inverni a -5/-10.
    - reputo per me l'allevamento in voliera il più soddisfaciente, sia per motivi di spazio che di successo nella riproduzione. Mi piace l'idea che i dm crescano le proprie nidiate senza essere tropppo a contatto con l'uomo (cioè me). I pennuti in voliera sono divertenti anche perchè molto attivi. Ovviamente l'obiettivo principale non è selezionare.
    - I problemi principali sono: escrementi, pulire il fondo non è banale. Mantenere la popolazione sufficientemente giovane, quindi ogni 2-3 anni sono obbligato a disfarmi dei soggetti più anziani (e prenderli!!!) senza aspettare troppo perchè mi scoccia vendere soggetti troppo vecchi e non più in riproduzione. E questo continuo cedere soggetti mi dispiace. Ultimo problema: la voliera è in giardino di mio fratello....il mio sogno è in futuro riuscire a trovare sistemazione per voliera 2x3 metri, con una quindicina di soggetti, ma è un qualcosa che farò nell'arco dei prossimi...dieci anni...

    riassumendo, l'allevamento in voliera è interessante e avere l'accortezza di scegliere mutazioni non casuali ma finalizzate a un progetto (pa pn isa bruno fn) , anche se difficile da raggiungere, dà però la piacevole "suspance" di verificare a ogni nidiata quante mutazioni si siano sovrapposte con successo, indipendentemente dal fatto che l'obiettivo venga raggiunto o meno, perchè ovviamente in voliera il caso fa da padrone!

    PS: sono lcambi...non so perchè il sito non mi abbia riconosciuto l'account
     
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    Tra tutti i frequentatori del forum solo in 6 hanno condiviso la loro esperienza, forza sia grandi che piccoli allevatori fate conoscere i vostri metodi e i vostri segreti su come allevate, non abbiate timore, anzi e' un modo per confrontare le varie esperienze di ognuno!!!! :) :) :)
     
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  11. Michele210
     
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    Ciao a tutti sono Michele

    Sono un allevatore amatroiale e allevo diamantini e diamanti di gould in una voliera 4x4x2 all'esterno. Attualmente il mio allevamento presenta una 30 di coppie ( circa 20 di diamantini ). Questa voliera É circondata da tre lati da del cellofan e il tetto é in plastica trasparente per far entrare più luce possibile. All'interno di essa vi sono poi 3 alberelli su cui loro costruiscono il nido e si divertono. Dove abito io le temperature di inverno non scendono mai sotto lo zero, ed é per ciò che faccio riprodurre i miei diamantini tutto l'anno. Per quanto riguarda l'igiene cambio acqua e cibo quotidianamente e aumento il terreno alla base della voliera ogni 2 mesi.
    Per fortuna, pur allevando all'esterno non ho mai avuto problemi con predatori vari, in quanto vicino alla voliera possiedo un bellissimo pastore tedesco, che é molto affezionato ad i miei uccellini, tanto da proteggerli appena anche un uccellino si avvicina.
    Per quanto riguarda l'alimentazione fornisco ogni 2 settimana ai miei uccellini una grande quantità di erbe prative e non faccio uso di pastone
     
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  12. Mauro1974
     
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    Ciao Michele210,
    grazie per avere condiviso la tua esperienza e benvenuto nel forum! Se vuoi puoi anche presentarti nell'apposita sezione ;)
     
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  13. wilma1991
     
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    Riesumo un vecchio post per raccontare il mio metodo di allevamento....
    premetto che possiedo solo coppie di DM ancestrali (taglia piccola)...
    attualmente possiedo 12 coppie alloggiate in gabnie da cova 45 (con die posatoi svolazzano tranquillamente). Ogni gabbia è provvista del suo nido (in fase di riproduzione.... in fase di riposo lo tolgo) 4 mangiatoie (3 riempite di misto per esotici versele laga e una con pastoncino.... il pastoncino è semore disponibile quando hanno pulli e viene invece dato 2/3 volte a settimama nella fase di riposo) hanno sempre a dispoaizione grit, osso di seppia e fornisco vitamine nekton S 3 volte a settimana tutto l anno e in fase di riproduzione (fino a termine deposizione) anche il Nekton E.
     
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12 replies since 24/11/2013, 23:37   3872 views
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